Posto a rischio? Mai pił segreti |
La Direttiva Europea 2002/14/CE impone trasparenza in azienda obbligando il datore di lavoro ad informare i dipendenti sulla situazione economica dell’impresa. La direttiva dell’Ue in tema di comunicazione e informazione ai dipendenti, è stata recepita nel nostro Paese con Decreto Legislativo n. 25 del 6 febbraio 2007 ed impone alle aziende con più di cinquanta dipendenti di informare i lavoratori e anche i loro rappresentanti : 1) dell’andamento dell’attività dell’impresa e della situazione economica; 2) della situazione dell’occupazione nell’impresa e, in caso di rischio per i livelli occupazionali, delle relative misure di contrasto; 3) delle decisioni dell’impresa che comportino rilevanti cambiamenti dell’organizzazione del lavoro e dei contratti. L’ obbligo viene meno quando la divulgazione di informazioni possa provocare danni all’impresa. In questo modo i lavoratori potranno sentirsi maggiormente partecipi alla vita dell’azienda e disporre degli strumenti per verificare se vi siano rischi per il posto di lavoro. Ai fini dell’applicazione della normativa, il tetto dei cinquanta dipendenti va calcolato facendo la media mensile delle persone occupate negli ultimi due anni. Spetta, alla contrattazione collettiva individuare gli strumenti attraverso cui le comunicazioni dovranno essere effettuate. Per i rappresentanti dei dipendenti che vengono così a conoscenza di informazioni riservate, è previsto il divieto di divulgarle, anche agli stessi lavoratori, per tre anni dopo la scadenza del loro mandato. In caso di violazione sono previste sanzioni disciplinari e il risarcimento del danno. Per il datore di lavoro che non adempia, all’obbligo sono previste, invece, sanzioni amministrative pecuniarie. Avv. Andrea Doardo |
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